​Il Bambù: la leva di Archimede per la tua casa!

Guido Musante Guido Musante
Tree houses in paradise, Five Core Five Core オリジナルな 家
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Anche noto come acciaio vegetale, il bambù è un materiale dotato di grandissima versatilità e di una straordinaria resistenza meccanica sia alla compressione che alla trazione. 

Dotato di una canna cava che può raggiungere anche notevoli dimensioni (fino a 40 m di altezza e 30 cm di diametro), il bambù è leggero e resistente e viene perciò impiegato da secoli per gli usi più disparati. Applicazioni diverse si possono anche incontrare nella creazione di coperture di varie forme, mobili, stuoie, carta (tramite la riduzione in piccoli pezzi delle canne, la loro cottura e la successiva pressatura della poltiglia ottenuta per realizzare fogli compatti), tessuti, strumenti musicali, archi, telai per biciclette, farmaci e filtri per aria e acqua.

Il legno di bambù permette di costruire abitazioni dotate di una notevole resistenza alle sollecitazioni dei terremoti. L'impiego di tale materiale in edilizia, tradizionale in culture come quella cinese, è crescente nella stagione contemporanea, grazie alle caratteristiche di eco sostenibilità che lo caratterizzano. Dal punto di vista strutturale con il bambù è possibile dare vita a maglie spaziali articolate, sviluppate nelle tre dimensioni. Le tipologie in cui si differenziano sono: a intreccio biassiale, a intreccio triassiale, a maglia romboidale e triangolare, a struttura-connessione reciproca.

​Bambù per le pareti e i recinti

L'intreccio biassiale in bambù è una trama di strisce che si intreccia su un'orditura in canne o strisce. Tanto l'orditura quanto la trama possono essere rettilinee o curvilinee e risultare ortogonali o meno tra loro. Se entrambe sono rettilinee, si ottiene una superficie piana. Se una sola delle due è curvilinea, si può ottenere una superficie rigata oppure una superficie cilindrica o a questa assimilabile. Se entrambe sono curvilinee, si ottiene una superficie assimilabile ad una cupola. L'intreccio biassiale è solitamente creato con strisce ricavate da canne verdi, fresche, soprattutto quando devono assumere forma curvilinea. La successiva essiccazione degli elementi, se da una parte diminuisce lievemente l'elasticità della struttura, dall'altra ne incrementa notevolmente la rigidezza.

Comunemente utilizzato per le recinzioni (cui si presta particolarmente grazie alla notevole lunghezza delle canne), il bambù può agevolmente essere utilizzato per comporre vere e proprie pareti divisorie, che possono arricchire gli spazi domestici di una notevole carica espressiva. Nell'immagine: la parete di fondo di una cucina open space di una casa di campagna in Polonia, progettata da Kropka Studio.

​Vantaggi e svantaggi

L' intreccio triassiale in bambù, anche detto Kagomi Pattern, è una tessitura creata da strisce disposte secondo tre direzioni: tutte contribuiscono alla struttura. La texture risultante è connotata da esagoni e triangoli ed è anche una delle tecniche utilizzate per creare cesti. La forma possibili sono quella piana o quella cilindrica, facilmente ricavabile dalla prima curvando la struttura. Questa tecnica consente di realizzare qualsiasi forma, anche a doppia curvatura, principalmente trasformando opportunamente la natura degli esagoni. Come l'intreccio biassiale, così il triassiale è solitamente creato con strisce di bambù verde, fresco, soprattutto per quanto riguarda quelle strutture che devono assumere forma curvilinea.

Poliedrico e versatile, il bambù presenta numerosi vantaggi in termini di ampiezza di possibilità applicative, velocità di montaggio e contenimento dei costi di costruzione. È inoltre un materiale naturale e quindi completamente eco sostenibile e capace di garantire ulteriori vantaggi legati alla resistenza strutturale. Pochi gli svantaggi: il materiale può deperire se attaccato da agenti aggressivi e il suo uso in architettura è comunque limitato rispetto ad altri sistemi costruttivi.

Bambù come elemento strutturale

La struttura a maglia romboidale e triangolare di bambù è formata da una maglia a doppia nervatura, come nell'intreccio biassiale, senonché i fili che la compongono non si intrecciano ma, semplicemente, si sovrappongono e generano angoli diversi dall'angolo retto. La maglia romboidale può essere arricchita di una terza nervatura passante per i vertici dei rombi, che li taglia e ne fa dei triangoli (maglia triangolare). Questo tipo di maglie necessita di connessioni più o meno frequenti nei punti di incontro dei fili delle due o tre nervature che la compongono: può trattarsi di connessione metallica con bullone-dado, tramite fil di ferro o di rame, oppure una legatura con cordame, o la combinazione di uno spinotto di legno e filo metallico o corda.

Elastico e resistente, il bambù si propone come versatile elemento strutturale, adatto alla realizzazione di costruzioni anche complesse. Le sue fibre inoltre restituiscono pari resistenza a trazione e a compressione, rendendolo staticamente molto efficiente. Nell'immagine: “la casa sull'albero”, un progetto dello studio bolognese Five Core, selezionato fra i 10 finalisti del concorso nazionale “Young Italian Architects”. 

Bambù come rivestimento per le facciate

Nella struttura reciproca in bambù ogni elemento è appoggiato al successivo e sostenuto dal precedente, generando una struttura autoportante. Il sistema è generato dal fatto che le canne di bambù richiedono un tipo di connessione per sovrapposizione, non potendosi saldare come il ferro: la connessione reciproca risulta un richiamo quasi automatico per dare vita a determinate strutture con le canne.

Attraverso il bambù è possibile comporre trame a diversa maglie e con vari disegni, che si prestano con naturalezza a dare vita a facciate più o meno opache o trasparenti. Nell'immagine: un'altra vista della “casa sull'albero”, le fitta maglia di bambù che avvolge la struttura è progettata per essere più densa e schermante nella zona notte e più aperta nella zona giorno per permettere la vista sul mare.

​Bambù come tetto o copertura di pergola

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L'uso come copertura di elementi pergolati è fra i più classici e diffusi per il bambù. Utilizzato in cannicci di piccolo spessore (un cm circa di diametro), generalmente legati tra loro con del filo di ferro, il bambù permette di dare vita a flessibili vele, che facilmente si associano a strutture portanti in ferro oppure in legno.

​Mobili in bambù

Naturalmente il bambù si presta con facilità anche alla realizzazione di mobili e elementi di arredo delle più diverse fogge e tipologie e negli stili più disparati. Grazie alla sua resistenza, anche agli agenti atmosferici, risulta molto adatto anche alla realizzazione di mobili per giardini e spazi aperti, come l'elegante sedia da regista illustrata nell'immagine sopra.

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